Autore: Francesco Sergio
Curatore: Pasquale Russo
Genere: saggio
Lingua: italiano
brossura
Pagine: 244
Formato: A4
ISBN: 9788868152826
Prezzo: € 29,00
Edizione/Anno: 1/2018
Viene resa fruibile, finalmente, in lingua italiana al grande pubblico la preziosa opera dell’abate Francesco Sergio,
Chronologica Collectanea sive Chronicorum de civitate Tropea, grazie alla traduzione eseguita da Pasquale Russo, coadiuvato da Sergio Meligrana e Antonio Massara. Dopo la pubblicazione in edizione anastatica nel 1988, per venire incontro ad una sempre più viva e diffusa richiesta, si è ritenuto utile intraprendere una traduzione dal latino all’italiano del primo dei tre libri che compongono la
Chronologica Collectanea sive Chronicorum de civitate Tropea di Francesco Sergio. L’utilità di questo testo per ricostruire un pezzo importante di storia del territorio comprendente il litorale e l’entroterra della zona che va da Zambrone a Joppolo è stata dimostrata in altre sedi, soprattutto in funzione del fatto che il testo si occupa di un territorio per il quale, nel periodo cronologico in questione, ovvero i secoli XVI-XVII, non ci sono altri documenti dello stesso genere. La
Chronologica Collectanea è una fonte primaria particolarmente interessante anche per la grande varietà degli interessi dell’Autore che riferisce fatti precisi e analizza fenomeni, fornendo dati materiali e paesaggistici di notevole importanza: si passa dall’antiquaria alle notazioni sull’evolversi dell’economia del posto, dalla realtà amministrativa e culturale di Tropea alla descrizione dei suoi casali, dei centri limitrofi nonché di quelli già a quel tempo scomparsi e abbandonati.
ANTEPRIMA
Francesco Sergio, nato il 6 febbraio 1642, è l’autore della
Chronologica Collectanea, a cui diede mano negli ultimi anni della sua vita. Il padre era un mercante e voleva che il figlio seguisse la sua professione, ma questi non era affatto d’accordo, volendo entrare a far parte del clero locale, scelta di vita alla quale si sentiva chiamato. Le insistenze del padre e le esigenze familiari (la morte del fratello maggiore) non fecero recedere il Sergio da questa sua decisione, alla quale restò sempre fedele, pur in situazioni molto difficili. Il profilo biografico permette di seguire gli studi compiuti dall’autore per arrivare al sacerdozio: dapprima a Tropea da un precettore privato e presso il locale collegio dei Gesuiti, successivamente a Napoli presso il Convento di S. Maria delle Grazie dei Domenicani per il completamento dello studio delle umane lettere, presso l’Università e l’Almo collegio dei Teologi per lo studio delle materie teologiche. Se questo è il
cursus studiorum effettivamente seguito, si può comprendere come il Sergio avesse acquisito una solida preparazione culturale, come la lettura della
Chronologica Collectanea lascia, del resto, presupporre e come lo stesso Sergio afferma chiaramente nelle pagine autobiografiche. A Napoli viene anche arrestato per circostanze non del tutto chiare. Ritornato a Tropea, riprese le funzioni sacerdotali: fa parte per sette anni, a partire dal 1670, degli assistenti alla Messa maggiore del coro della Cattedrale di Tropea e poi apre una scuola di grammatica e di umane lettere nella sua città. Dal 1685 al 1700 è a Madrid per conto dei duchi di S. Stefano. Alla base di questa missione c’era una controversia relativamente a una transazione operata dal Supremo Consiglio d’Italia a danno del Ducato di S. Stefano, transazione che i duchi di S. Stefano giudicavano illegittima.
Pasquale Russo, dopo aver compiuto gli studi ecclesiastici, ha conseguito la laurea in Filosofia presso l’Università degli studi di Messina ed ha frequentato alla Sapienza di Roma il corso di specializzazione in Scienze morali e sociali. Docente di lettere nelle scuole statali, ha sempre unito, nei vari ministeri, il suo impegno pastorale con quello culturale, in particolare con la ricerca storica. Socio della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, fa parte dell’Associazione dei Professori di Storia della Chiesa. È curatore di importanti opere storiche, turistiche e cinematografiche; autore di numerosi saggi e interventi su Tropea e il suo territorio, con relazioni in molti convegni storici e collaborazioni con diversi quotidiani e riviste. È uno dei fondatori e promotori del Premio Letterario “Giuseppe Berto”.