Autore: Gabriele Chiarolanza
Sottotitolo: Note al margine di una dipendenza affettiva
Genere: auto-biografia
Lingua: italiano
Brossura (KDP)
Pagine: 142
Formato: 12,7x20,3 cm
ISBN: 9788868154301
Prezzo: € 13,00
Edizione/Anno: 1/2022
ebook (Amazon Select)
Formato: mobi
ISBN: 9788868154325
Prezzo: 4,99 €/4,99 $ - 0,00 €/$ (Amazon Unlimited)
Edizione/Anno: 1/2022
La dipendenza affettiva è uno dei mali oscuri che possono avvolgere la mente, senza lasciarle scampo. È possibile descriverla dall’interno, quasi in presa diretta? È possibile darne una descrizione efficace, mentre la si sta vivendo? A ben vedere, sembrano scopi ardui da raggiungere. Come trovare le parole giuste per rendere l’idea di un dolore mentale estremo, che non consente pause, che non abbandona mai chi lo sperimenta? Come riuscire a inventare uno stile in grado di inseguire il corso contorto e ridondante dei pensieri che vorticano a ruota libera, nel pieno di un’ossessione? Questo libro tenta di portare a termine proprio questa complessa missione: dare una visione comprensibile di un male invisibile, ma che porta alla distruzione e all’autodistruzione di chi si trova, suo malgrado, a viverlo in prima persona. In queste pagine si dipana un viaggio nella vita mentale di qualcuno che ha vissuto realmente queste esperienze. Un viaggio senza infingimenti e senza facili scorciatoie. Un grido di dolore nel vuoto di una società che proibisce di mostrare segni di debolezza e di sofferenza mentale. Una sorta di testimonianza-testamento spirituale con destinazione ignota, come un prezioso messaggio dentro una bottiglia, che non si sa bene se potrà mai incontrare qualcuno che gli presterà ascolto.
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Gabriele Chiarolanza è nato nel 1978 a Venezia. Lettore onnivoro da sempre, dopo aver coltivato per anni il sogno nel cassetto di esprimersi attraverso la scrittura, con Meligrana ha pubblicato i romanzi: “La Morte attende tranquilla” (2018), “La crepa” (2019), “Delirium” (2021), “La scomparsa di Luciano Engelmann” (2021) e i racconti “La donna che attendeva il crepuscolo” (2020).